
Di seguito un estratto (fonte primaria) dell'opera di Drumont dal titolo La Francia ebraica (France Juive) pubblicata nel 1866:
Il Semita è mercantile, intrigante, sottile, furbo; l’ariano è entusiasta, eroico, cavalleresco, disinteressato, franco, fiducioso fino all’ingenuità. Il semita è un terrestre che non vede nulla al di là della vita presente; l’Ariano è un figlio del cielo agitato senza sosta da preoccupazioni superiori; l’uno vive nella realtà, l’altro nell’ideale.
Il Semita è istintivamente un negoziante, ha la vocazione del traffico, il genio di tutto ciò che è scambio, di tutto ciò che è un’occasione di mettere nel sacco un suo simile. L’Ariano è un agricoltore, poeta, monaco e soprattutto soldato; la guerra è il suo vero elemento, egli va gioiosamente incontro al pericolo, sfida la morte.
Il Semita non ha nessuna facoltà creatrice; al contrario, l’Ariano inventa; non la più piccola invenzione è stata fatta da un Semita. Questi, per contro, sfrutta, organizza, fa produrre all’invenzione creatore benefici che, naturalmente, conserva per sé.
Il Semita è istintivamente un negoziante, ha la vocazione del traffico, il genio di tutto ciò che è scambio, di tutto ciò che è un’occasione di mettere nel sacco un suo simile. L’Ariano è un agricoltore, poeta, monaco e soprattutto soldato; la guerra è il suo vero elemento, egli va gioiosamente incontro al pericolo, sfida la morte.
Il Semita non ha nessuna facoltà creatrice; al contrario, l’Ariano inventa; non la più piccola invenzione è stata fatta da un Semita. Questi, per contro, sfrutta, organizza, fa produrre all’invenzione creatore benefici che, naturalmente, conserva per sé.
E. Drumont, La France Juive, Essai d’histoire contemporaine, Flammarion, Paris, 1866
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