martedì, agosto 26, 2008

Diario di Viaggio

Shalom-Salaam cari amici! Eccoci di nuovo! Siamo tornati sani e salvi e trasformati da questa meravigliosa esperienza in Palestina-Israele. Come assaggio di ciò che abbiamo vissuto vi posto l'articolo uscito sul Gazzettino il 22 agosto che racconta di noi....

«Noi, nel villaggio arabo-cristiano di Tarshiha»
L’esperienza in Terra Santa di 14 vicentini di "Noi Associazione" e "Azione Cattolica". Un affascinante diario di viaggio
Quattordici giovani vicentini dell'associazione Noi Oratori e Circoli e l'Azione cattolica diocesana di Vicenza hanno da pochi giorni concluso la straordinaria esperienza di scambio culturale-religioso con alcuni giovani della terra di Israele -Palestina.
L'iniziativa di gemellaggio con il villaggio arabo cristiano di Tarshiha è stata davvero importante ed ha consentito ai giovani vicentini, capitanati da Gianantonio Urbani, presidente di Noi Associazione e Flavio Dal Bosco, del settore giovani dell'Azione cattolica diocesana vicentina, di mettere a segno l'obiettivo che si erano preposti, ossia di conoscere il territorio e la vita in Terra Santa.
«Per questa iniziativa - spiega Flavio Dal Bosco - abbiamo ricevuto anche il patrocinio della Regione del Veneto, per questo ci siamo sentiti mandati a ricevere e dare semi di speranza e di pace, in nome anche della nostra nazione e della nostra regione, tradizionalmente ricche di iniziative e persone costruttrici di solidarietà e pace».
Affascinante il diario di viaggio. «Ciascuno di noi è stato ospitato, dall'8 al 17 agosto - prosegue Flavio Dal Bosco - in una famiglia ed abbiamo affiancato i giovani animatori di Tarshiha nell'animazione del loro campo parrocchiale, simile ai nostri Grest, realizzando con loro giochi ed attività ed imparando le loro canzoni in arabo, cantate assieme ai bambini». Non è mancato neppure il momento di partecipazione al matrimonio: «Un rito decisamente diverso da quello a cui assistiamo dalle nostre parti - commentano il presidente Gianantonio Urbani e Flavio Dal Bosco - in quanto, pur essendo le famiglie cristiane, al rito hanno preso parte anche i musulmani, in nome dell'amicizia che lega le famiglie. La religione, quindi, non è motivo di divisione, ma di unione. Lo stesso affiatamento l'abbiamo ritrovato al centro anziani del villaggio, dove le attività ricreative e di assistenza sono sostenute da un consiglio fatto di cristiani e musulmani che lavorano assieme. Siamo rimasti tutti profondamente colpiti da questa fratellanza, che ci ha fatto riflettere su come dovremmo impostare i rapporti con i musulmani che vivono in Italia».
Visitando i luoghi turistici per eccellenza i giovani vicentini si sono soffermati a pregare nei luoghi santi: Nazareth, Cana e Cafarnao. «Quello che abbiamo notato - prosegue Flavio Dal Bosco - è il difficile rapporto che gli abitanti di Tarshiha hanno con gli ebrei. I diversi modelli di sviluppo dei villaggi hanno portato a questa situazione. E Tarshiha oggi è additata come modello di convivenza tra arabi ed ebrei, nonostante rimangano molte difficoltà e contraddizioni. Pur non essendoci barriere fisiche i due popoli tendono ad ignorarsi, a vivere nella stessa terra nell'indifferenza reciproca. Diversa la situazione che abbiamo trovato a Betlemme: le barriere non sono soltanto nei cuori, ma sono state costruite realmente. Dal 2002, per ragioni di sicurezza, Israele ha costruito più di 700 chilometri di muro alto nove metri, che non percorre il confine, ma entra nei territori per chilometri. Palestinesi ed ebrei, pur avendo una loro terra, soffrono molto e sono animati dalla vendetta».
In Palestina la "spedizione di pace" ha visitato la basilica della Natività e le Grotte dei pastori, ma anche il Caritas Baby Hospital di Betlemme, l'unico ospedale pediatrico dove lavora suor Lucia Corradin di Mason Vicentino. «La splendida esperienza - concludono il presidente Giantonio Urbani e Flavio Dal Bosco - ci ha fatto capire che dobbiamo proseguire e dare a sempre più giovani l'opportunità di scoprire la storia della Terra Santa, con al centro Gerusalemme, piccolo laboratorio di come si vive sulla terra».

Matteo Crestani
Edizione del 22/8

1 commento:

Anonimo ha detto...

Prof a quanto pare ha imparao tanto da questo viaggio...beh ma a settembre ci renderà parteipi di tt qst insegnamenti acquisiti vero? sn molto curiosa di sapere!
Sperando di essere nella sua 4a la saluto tanto futuro prof di storia e di filosofia!!!
muahahah