lunedì, ottobre 08, 2007

ANASSIMANDRO: il principio è l'APEIRON

L'APEIRON è ciò che è privo di limiti sia esterni (infinito) che interni (indeterminato). Appunto perché infinito e indeterminato, il principio può dare origine a tutte le cose de-limitandosi in vari modi.
Questo principio abbraccia e circonda, governa e regge tutto, perché come delimitazione e de-terminazione di esso tutte le cose si generano da esso, sono e consistono in esso, si dissolvono in esso.
Come derivano le cose dall'Aperion?
Secondo Anassimandro la nascita delle cose avviene non per una trasformazione del principio originario, ma per la separazione dei contrari ad opera dell'eterno movimento. I contrari sono già contenuti nel sostrato illimitato (apeiron) e si originano sperandosi dall'indistinto e quindi tra loro.
Perché derivano dall'Apeiron?
La vicenda eterna del divenire cosmico e di ogni singolo essere ha per Anassimandro un significato etico-religioso che si avvicina alla concezione orfica. nell'Orfismo infatti è presente l'idea di una colpa originaria e della sua espiazione e quindi di una giustizia equilibratrice.
Ogni essere individuale si forma separandosi dall'Apeiron; ogni nascita è, dunque, rottura dell'unità originaria, è una specie di ribellione al principio.
LA morte è allora l'espiazione della nascita: con la morte l'individuo ritorna in quel Tutto da cui con la nascita si era separato, restituisce il frammento di essere di cui si era "ingiustamente" separato.
Il tempo è considerato come un giudice in quanto assegna un limite a ciascuno dei contrari, ponendo termine al predominio dell'uno a favore dell'altro in una successione infinita.
Cosa ne pensate della filosofia di Anassimandro?

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