lunedì, ottobre 08, 2007

Secondo l'ordine del tempo

Vi pubblico un post interessante che ho preso dal sito terzadicopertina.com

Anassimandro, uno dei primi e dei più importanti filosofi greci, scrisse, in uno dei pochi frammenti che ci sono arrivati dopo 2500 anni, che tutte le cose "pagano l’una all’altra la pena e l’espiazione dell’ingiustizia, secondo l’ordine del tempo". Il susseguirsi delle generazioni, il sopravvivere degli uomini ad altri uomini non è cosa pacifica, e questa ingiustizia, subita dai morti per mano dei vivi, è ripagata con la medesima sorte che i vivi dovranno, ineluttabilmente, affrontare. Il ritrovamento della mummia terrorizzata mi ha fatto tornare in mente questa vecchia e controversa citazione perchè in quella smorfia dello scheletro non c'è infatti solo dolore o paura, nella perfezione del gesto di coprirsi il viso e di comprimersi il cranio c'è disperazione. La disperazione per un'ingiustiza subita. C'è l'assurdità della morte. Quella mummia di donna non presenta segni di tortura di lacerazioni o di fratture che rendano evidente il senso del dolore fisico. E' una morte senza rassegnazione, una testimonianza contro quello che ormai consideriamo come il normale corso degli eventi. Il succedersi di vita e morte che alimenta il destino naturale delle cose e delle esistenze si esprime in queste ossa angosciate in tutta la sua insensatezza. Leggo che la tribu alla quale apparteneva la donna pietrificata si chiamava "guerrieri delle nuvole". Chi più di loro avrebbe potuto combattere fino all'ultimo respiro, fino all'ultimo aggrapparsi furibondo a quelle nuvole, contro la forza insensata che ci spinge a terra?

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