
Una volta rifiutato il platonico mondo delle idee, la realtà di cui la filosofia ricerca le cause prime è la stessa realtà sensibile (la natura- physis).
Ogniqualvolta si ha un divenire, osserva Aristotele, si nota che una cosa, che prima non aveva un certo carattere, poi lo acquista. Per spiegare questo processo si deve ammetter l'esistenza di tre principi: la cosa che muta (e questo è il sostrato), la mancanza in esso di un certo carattere (la privazione), infine il carattere che è stato acquistato (la forma).
Quando il mutamento è compiuto, il sostrato ha acquistato una forma e si comporta nei confronti di questa come materia, cioè come materiale che è stato plasmato, caratterizzato, determinato in un certo modo.
Per esempio: prendiamo un pezzo di marmo informe. In seguito all'intervento dello sculture, il marmo diventa una statua di Socrate. In questo caso il marmo è il sostrato o materia e l'effige di Socrate è la forma.
Tre dunque, secondo Aristotele, sono i principi che è necessario ammettere per spiegare il mutamento (nb: che era il vero problema filosofico per gli antichi): la materia, la privazione e la forma.
Tuttavia per spiegare il divenire questi principi non sono sufficienti: per questo Aristotele introduce anche la dottrina delle quattro cause (che vedremo nella prossima puntata!)
a presto
FDB
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