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BUON LAVORO
INTRODUZIONE
Il complesso sistema elettorale per gli Stati Generali prevedeva che ogni parrocchia rurale, oltre a eleggere i rappresentanti che avrebbero
partecipato alle assemblee incaricate della elezione dei deputati, stendesse un suo quaderno(cahier). Altri cahiers erano prodotti dagli elettori della città, che inviavano rappresentanti all'assemblea delle circoscrizioni amministrative(siniscalchie). I cahiers dei villaggi esprimevano le opinioni dei contadini, anche se questi, essendo in gran parte analfabeti, dovevano in qualche modo affidarsi alla mediazione dei "notabili". I cahiers des doleances presentati evidenziano proposte e lamentele tipiche della Francia pre-rivoluzionaria. Due di questi, quello della PARROCCHIA DI VALLERAGUE e quello della COMUNITA' DI AIGUES-VIVES sono cahiers rurali, chiedono che le imposte siano meno pesanti e ritengono che sia giusto ricompensare i parroci per le loro funzioni anche se richiedono l'abolizione della decima, vista come fonte di abuso; infine chiedono che i pesi e le misure delle merci siano uguali in ogni siniscalchia. Nel terzo cahier, CITTA' DI BEAUCAIRE, sono evidenziate le richieste dei cittadini su problemi di ordine giuridico e costituzionale più complessi.
(1500 abitanti)
Questa comunità fa voto che la nobiltà latifondista venga abolita in tutto il regno, che tutte le imposte [...] siano egualmente ripartite in ogni comunità, senza distinzioni di beni e di persone [...]. Che nel regno venga abolita la decime [...], ma che venga pagato al decimatore e ad ognuno degli ecclesiastici un onesto stipendio [...]. Qualora la decima non venisse abolita [...], che ogni tipo di foraggio ne sia esente; che alla decima sia sottratto ogni tipo di semente e che vi sia oggetto un solo raccolto tra quelli fatti nello stesso anno e sullo stesso terreno [...]. Che il nostro buon Re sia rispettosissimamente supplicato di dare un nuovo Codice civile e penale onde accorciare la lunghezza dei processi [...]. Se esistono giustizie signorili, è necessario che il giudice risieda nel luogo [...]. Che il sale e il tabacco siano considerati merce (cioè sottratti al monopolio statale e alle gabelle) [...]. Che l'incetta del grano venga proibita [...]. Che i pesi e le misure siano uniformi in ogni siniscalchia.
Quaderno della Città da Beaucaire (8-10 mila abitanti), 12 marzo 1789
I deputati agli stati generali faranno il possibile perché la votazione si faccia per testa e non per ordine [...]. La dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino. La libertà di stampa e la sicurezza delle lettere [...]. L'abolizione delle lettres de cachet (ordine di arresto sigillato) e di ogni atto arbitrario che attenti alla libertà del cittadino. L'eguaglianza proporzionale dei tributi indistintamente sulle persone e sui beni. Sarà nominata una commissione per la riforma della legislazione penale [...] e civile. [...] La soppressione dei pedaggi, leudi (diritti di mercato e di fiera) e altri diritti di tal natura, mediante indennità giuste e ragionevoli in favore dei proprietari. Chiedere che nella ripartizione delle imposte vengano escluse tutte quelle che potrebbero intralciare commerci e industrie. Agli enfiteuti (titolari di diritti vitalizi o ereditari sulla terra) sia concessa la libertà di liberarsi dei diritti che pagano ai loro signori, con un'indennità reale, effettiva e proporzionale [...]. Che i sudditi del terzo stato siano abilitati a occupare i diversi impieghi militari di terra e di mare e quelli delle altre magistrature.
I deputati agli stati generali faranno il possibile perché la votazione si faccia per testa e non per ordine [...]. La dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino. La libertà di stampa e la sicurezza delle lettere [...]. L'abolizione delle lettres de cachet (ordine di arresto sigillato) e di ogni atto arbitrario che attenti alla libertà del cittadino. L'eguaglianza proporzionale dei tributi indistintamente sulle persone e sui beni. Sarà nominata una commissione per la riforma della legislazione penale [...] e civile. [...] La soppressione dei pedaggi, leudi (diritti di mercato e di fiera) e altri diritti di tal natura, mediante indennità giuste e ragionevoli in favore dei proprietari. Chiedere che nella ripartizione delle imposte vengano escluse tutte quelle che potrebbero intralciare commerci e industrie. Agli enfiteuti (titolari di diritti vitalizi o ereditari sulla terra) sia concessa la libertà di liberarsi dei diritti che pagano ai loro signori, con un'indennità reale, effettiva e proporzionale [...]. Che i sudditi del terzo stato siano abilitati a occupare i diversi impieghi militari di terra e di mare e quelli delle altre magistrature.
Parrocchia di Vallerague (circa 2500 abitanti) 27 febbraio 1789
Il Re umilissimamente supplicato [...]: di ordinare che tutti i cittadini, senza distinzioni di ordini, siano tenuti a concorrere a tutte le tasse presenti e future in proporzione ai loro redditi, di qualunque natura essi siano. Di obbligare i decimatori (titolari di diritto di decima) [...] ad accordare ai curati una parte che sia veramente e realmente congrua, ossia adeguata, sufficiente e capace di mantenerli e di farli vivere in modo onesto e di metterli in condizione di esercitare la carità verso i poveri.Di voler riformare il codice civile e penale, abbreviare e semplificare le forme giudiziarie [...]; abolire i tribunali speciale e, se possibile, la venalità delle cariche. Che vengano anche abrogati tutti i regolamenti e tutte le leggi che nuocciono all'agricoltura [...]. Che vengano soppresse le gabelle (del sale) [...]. Che venga garantita la libertà individuale dei cittadini e che nessuno venga punito senza essere prima udito [...]. Di prendere in considerazione che il paese delle Alte Cevenne non è in condizione di sopportare un aumento d'imposte [...].
Il Re umilissimamente supplicato [...]: di ordinare che tutti i cittadini, senza distinzioni di ordini, siano tenuti a concorrere a tutte le tasse presenti e future in proporzione ai loro redditi, di qualunque natura essi siano. Di obbligare i decimatori (titolari di diritto di decima) [...] ad accordare ai curati una parte che sia veramente e realmente congrua, ossia adeguata, sufficiente e capace di mantenerli e di farli vivere in modo onesto e di metterli in condizione di esercitare la carità verso i poveri.Di voler riformare il codice civile e penale, abbreviare e semplificare le forme giudiziarie [...]; abolire i tribunali speciale e, se possibile, la venalità delle cariche. Che vengano anche abrogati tutti i regolamenti e tutte le leggi che nuocciono all'agricoltura [...]. Che vengano soppresse le gabelle (del sale) [...]. Che venga garantita la libertà individuale dei cittadini e che nessuno venga punito senza essere prima udito [...]. Di prendere in considerazione che il paese delle Alte Cevenne non è in condizione di sopportare un aumento d'imposte [...].
15 commenti:
Quaderno della Città da Beaucaire (8-10 mila abitanti), 12 marzo 1789
I deputati agli stati generali faranno il possibile perché la votazione si faccia per testa e non per ordine [...]. La dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino. La libertà di stampa e la sicurezza delle lettere [....]. L'abolizione delle lettres de cachet (ordine di arresto sigillato) e di ogni atto arbitrario che attenti alla libertà del cittadino. L'eguaglianza proporzionale dei tributi indistintamente sulle persone e sui beni. Sarà nominata una commissione per la riforma della legislazione penale [...] e civile. [...] La soppressione dei pedaggi, leudi (diritti di mercato e di fiera) e altri diritti di tal natura, mediante indennità giuste e ragionevoli in favore dei proprietari. Chiedere che nella ripartizione delle imposte vengano escluse tutte quelle che potrebbero intralciare commerci e industrie. Agli enfiteuti (titolari di diritti vitalizi o ereditari sulla terra) sia concessa la libertà di liberarsi dei diritti che pagano ai loro signori, con un'indennità reale, effettiva e proporzionale [...]. Che i sudditi del terzo stato siano abilitati a occupare i diversi impieghi militari di terra e di mare e quelli delle altre magistrature.
Con il termine “cahiers de doleances” (raccolta di lamentele) si indica un quaderno in cui le varie comunità esprimevano il loro malcontento,assieme al loro rappresentante che si era candidato. I cahiers dei villaggi esprimevano le opinioni dei contadini, anche se questi, essendo in gran parte analfabeti, dovevano in qualche modo affidarsi alla mediazione dei "notabili".E’ per così dire la voce di lamento della gente dell’epoca pre-rivoluzionaria.
In particolare il quaderno della città di Beaucaire,espone eloquentemente il desiderio di abolizione di alcune norme che minavano profondamente la libertà dei contadini.Si esprime la volontà di una “redistribuzione” delle tasse in modo equo ,senza preferenze o alleggerimenti per chi era di una diversa classe sociale,o per chi aveva redditi differenti: L'eguaglianza proporzionale dei tributi indistintamente sulle persone e sui beni. Un altro “tema” che era evidentemente e a mio avviso ovviamente molto sentito era quello della libertà:di stampa.
Parrocchia di Vallerague (circa 2500 abitanti) 27 febbraio 1789
• Contestualizzazione
Il sistema elettorale per gli Stati Generali prevedeva che ogni parrocchia rurale avesse a disposizione un cahier ossia un quadernetto dove si poteva informare direttamente lo stato delle varie lamentele tipiche della Francia prerivoluzionaria.
Esse infatti esprimevano le opinioni dei contadini anche se questi, essendo analfabeti, si affidavano ai “notabili”.
Il cahier preso in esame presenta la richiesta che le imposte siano meno pesanti; inoltre vogliono l’ abolizione della decima e infine adottare pesi e misure uguali in ogni siniscalchia.
• Analisi del testo
In primo luogo si chiede al sovrano di far rispettare il pagamento delle tasse attuali e future, a tutti i cittadini senza distinzione di ordini, in base ai loro redditi.
Inoltre si chiede di dare una parte della decima ai parroci, per le loro funzioni, in modo che essi possano vivere in modo adeguato e inoltre siano in grado di aiutare effettivamente i bisognosi.
Per quanto riguarda il campo giudiziario invece si propone di riformare il codici civile e penale, abbreviare e semplificare le forme giudiziarie in modo da poter poi abolire il i tribunali speciali e il favoritismo delle cariche. Che vengano abolite tutte le leggi e regolamenti che possano recare danno all’ agricoltura eliminando così le gabelle (del sale).
Infine si chiede la garanzia di libertà individuale e che nessuna venga punito senza prima essere stato ascoltato.
Si informa che il paese delle Alte Cevenne non è in condizione di supportare un aumento delle tasse.
Michela C.
Comunità di Aigues-Vives
(1500abitanti)
Questa comunità fa voto che la nobiltà latifondista venga abolita in tutto il regno, che tutte le imposte [...] siano egualmente ripartite in ogni comunità, senza distinzioni di beni e di persone [...]. Che nel regno venga abolita la decime [...], ma che venga pagato al decimatore e ad ognuno degli ecclesiastici un onesto stipendio [...]. Qualora la decima non venisse abolita [...], che ogni tipo di foraggio ne sia esente; che alla decima sia sottratto ogni tipo di semente e che vi sia oggetto un solo raccolto tra quelli fatti nello stesso anno e sullo stesso terreno [...]. Che il nostro buon Re sia rispettosissimamente supplicato di dare un nuovo Codice civile e penale onde accorciare la lunghezza dei processi [...]. Se esistono giustizie signorili, è necessario che il giudice risieda nel luogo [...]. Che il sale e il tabacco siano considerati merce (cioè sottratti al monopolio statale e alle gabelle) [...]. Che l'incetta del grano venga proibita [...]. Che i pesi e le misure siano uniformi in ogni siniscalchia.
Dopo aver letto il testo riportato qui sopra ho provato a dare una definizione aiutandomi o meglio prendendo spunto dal suo blog.
Sono comunità rurali, chiedono che le imposte siano meno pesanti e ritengono che sia giusto ricompensare i parroci per le loro funzioni anche se richiedono l'abolizione della decima, vista come fonte di abuso; infine chiedono che i pesi e le misure delle merci siano uguali in ogni siniscalchia.
Analisi
Queste fanno un voto molto importante perché chiede che la nobiltà latifondista sia abolita da tutto il regno. Richiedevano inoltre di essere trattati alla stessa maniera senza distinzione di sesso o lingua. I cittadini richedevano anche di abolire le decime,ma se loro vogliono ottenere ciò devono al de cimatore e al suo affidato dare una specie di stipendio. Se la decima non viene tolta chiedono che tutti ne siano esenti cioè che nessuno la pachi il re deve cercare di creare un codice civile.
Eleonora N.
Parrocchia di Vallerague (circa 2500 abitanti) 27 febbraio 1789
CONTESTUALIZZAZIONE
Questo sopra riportato è un cahiers de doléances rurale, cioè un insieme di lamentele raccolte dalla comunità di una determinata zona del regno riguardo a ciò che non funzionava in quella zona. All’interno di questa raccolta si possono suggerire anche alcune soluzioni riguardanti i problemi esposti.
ANALISI DEL TESTO
In questo cahiers la parrocchia de Vallerague afferma che le imposte sono troppo pesanti e per questo chiedono che tutti i cittadini abbiano la possibilità di pagare le tasse in base al loro reddito perché risultanti troppo pesanti per la popolazione, quest’ultima non riesce a vivere in modo degno.
Inoltre questa parrocchia ritiene che sia giusto ricompensare i parroci per le loro funzioni e di metterli così in grado di vivere in modo adeguato e onesto e di essere in grado di esercitare la carità verso i poveri.
Viene chiesto di abolire i tribunali speciali, tutti i regolamenti e tutte le leggi che mettono in difficoltà l’agricoltura; si chiede la libertà individuale dei cittadini e che nessuno venga punito senza essere ascoltato.
Anna N.
Parrocchia di Vallerague (circa 2500 abitanti) 27 febbraio 1789
CONTESTUALIZZAZIONE:
In ogni parrocchia rurale venivano eletti i cahiers, che erano incaricati di partecipare alle assemblee per le elezioni dei deputati.
I cahiers de doleances esprimevano i malcontenti dei francesi che essendo analfabeti si affidavano ai notabili.
Due di questi sono rurali, ritengono che i parroci debbano avere una ricompensa per le loro funzioni e che le misure delle merci siano uguali. Mentre nelle altre venivano evidenziati i malcontenti di tipo giuridico e costituzionale.
ANALISI DEL TESTO:
1) viene chiesto al re che tutti paghino le tasse, anche i nobili e il clero, in base al reddito di ogni persona; quindi in questo caso i nobili e il clero oltre a dover pagare le tasse ne doveva pagare di più.
2) Viene richiesto che venga data una parte della decima più adeguata ai parroci in modo che possano vivere meglio e possano far la carità ai poveri.
3) Poi la modifica del codice civile e penale, semplificando e abbreviando le norme giuridiche.
Abolire i tribunali speciali e la venalità delle cariche.
4)L’abrogazione delle leggi che nuociono all’agricoltura e che vemgano tolte le tasse per il sale.
5)la garanzia della libertà individuale e che non si possa punire prima di sentire l’opinione del presunto colpevole.
6)di capire che il paese non può sopportare un aumento d’imposte.
Valeria C
Il cahiers de doleances è un testo che raccoglie le lamentele di comunità che, a livello provinciale o regionale, eleggeva i propri deputati da inviare a Parigi, all’assemblea degli Stati Generali. Una volta riuniti avevano la possibilità di esprimere liberamente le proprie lamentele sui problemi che si creavano in quel determinato luogo e cercare in seguito di trovare delle soluzioni soddisfacenti.
In un anno si tenevano in Francia circa 40.000 assemblee, dalle quali emersero sia proteste che idee, raccolte successivamente nei cahiers. Negli archivi di Parigi, quest’ultimi sono ben 60.000.
Il brano sotto riportato è un esempio di cahiers rurale, in cui la parrocchia supplica il re di ordinare che tutti i cittadini nobili della comunità di Vallerague siano allo stesso livello di quelli della classe inferiore, avendo ognuno gli stessi diritti e gli stessi doveri. Inoltre chiedono di ricompensare i parroci per le loro cariche pubbliche e farli vivere in modo onesto e corretto esercitando anche la carità verso i poveri.
Invitano infine il re ad abolire la decima (vista come fonte di abuso), i tribunali speciali e tutte le leggi che danneggiano l’agricoltura e a garantire soprattutto la libertà individuale dei cittadini.
Tutte queste richieste provengono da un paese, Alte Cevenne, che non è in grado di sostenere un aumento di imposte.
Ci troviamo nel periodo pre-rivoluzionale in cui alcuni cittadini iniziano ad avere seri problemi nel comportamento dello Stato, soprattutto per l’estrema importanza data ai nobili rispetto al terzo stato. Per questo richiedono la libertà individuale, ottenuta successivamente.
Parrocchia di Vallerague (circa 2500 abitanti) 27 febbraio 1789
Il Re umilissimamente supplicato [...]: di ordinare che tutti i cittadini, senza distinzioni di ordini, siano tenuti a concorrere a tutte le tasse presenti e future in proporzione ai loro redditi, di qualunque natura essi siano. Di obbligare i decimatori (titolari di diritto di decima) [...] ad accordare ai curati una parte che sia veramente e realmente congrua, ossia adeguata, sufficiente e capace di mantenerli e di farli vivere in modo onesto e di metterli in condizione di esercitare la carità verso i poveri.Di voler riformare il codice civile e penale, abbreviare e semplificare le forme giudiziarie [...]; abolire i tribunali speciale e, se possibile, la venalità delle cariche. Che vengano anche abrogati tutti i regolamenti e tutte le leggi che nuocciono all'agricoltura [...]. Che vengano soppresse le gabelle (del sale) [...]. Che venga garantita la libertà individuale dei cittadini e che nessuno venga punito senza essere prima udito [...]. Di prendere in considerazione che il paese delle Alte Cevenne non è in condizione di sopportare un aumento d'imposte [...].
Arianna
Quaderno della Città da Beaucaire (8-10 mila abitanti), 12 marzo 1789
I deputati agli stati generali faranno il possibile perché la votazione si faccia per testa e non per ordine [...]. La dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino. La libertà di stampa e la sicurezza delle lettere [...]. L'abolizione delle lettres de cachet (ordine di arresto sigillato) e di ogni atto arbitrario che attenti alla libertà del cittadino. L'eguaglianza proporzionale dei tributi indistintamente sulle persone e sui beni. Sarà nominata una commissione per la riforma della legislazione penale [...] e civile. [...] La soppressione dei pedaggi, leudi (diritti di mercato e di fiera) e altri diritti di tal natura, mediante indennità giuste e ragionevoli in favore dei proprietari. Chiedere che nella ripartizione delle imposte vengano escluse tutte quelle che potrebbero intralciare commerci e industrie. Agli enfiteuti (titolari di diritti vitalizi o ereditari sulla terra) sia concessa la libertà di liberarsi dei diritti che pagano ai loro signori, con un'indennità reale, effettiva e proporzionale [...]. Che i sudditi del terzo stato siano abilitati a occupare i diversi impieghi militari di terra e di mare e quelli delle altre magistrature.
CONTESTUALIZZAZIONE
Questo documento é un Cahiers des Doleances, che era una raccolta di lamentazioni da portare all’assemblea degli Stati generali nel 1789,in modo che ogni comunità esprimesse liberamente le proprie opinioni al fine di trovare delle soluzioni adeguate.
ANALISI DEL DOCUMENTO
Questo Cahiers è quello prodotto dalla città di Beaucaire,nel marzo del 1789. La comunità chiede che le votazioni vengano fatte in maniera paritaria,senza tener conto della classe sociale di cui si fa parte.
Essi richiamano la Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino a sostegno delle loro proposte quali l’abolizione dell’arresto sigillato e di ogni atto che mini la libertà del cittadino,ma soprattutto l’uguaglianza proporzionale dei tributi. Bisogna notare che la comunità,e la popolazione appartenente al terzo stato più in generale, non tentava di abbattere totalmente il potere dei grandi proprietari. Come è scritto nel documento, ritengono giusto pagare un giusto e ragionevole prezzo ai proprietari a patto che non si sconfinasse nell’assurdo.
Inoltre propongono la possibilità da parte del terzo stato di salire ad incarichi pubblici superiori e quindi uno spostamento di classe sociale per chi ne ha la possibilità.
CONTESTO STORICO
Ci troviamo nel periodo pre-rivoluzionario,in cui i primi sintomi di rivoluzione cominciavano a venire allo scoperto: il terzo stato e la media alta borghesia cominciava ad essere stanca dei privilegi dei nobili e del clero,che non facevano altro che vivere nel lusso sulle spalle della popolazione di classe inferiore.
Alice N.
Comunità di Aigues-Vives
(1500 abitanti)
ANALISI DI UNA FONTE PRIMARIA
• I cachiers de doléance li possiamo definire come una “raccolta di lamentele”, attuate dalle varie comunità e parrocchie francesi, affinchè i vari deputati nell’ Assemblea degli Stati Generali, li potessero esporre. Lo possiamo considerare un modo attraverso il quale il Terzo Stato riuscì ad esprimersi.
Questo documento, della comunità di Aigues – Vives, è un cachier di tipo rurale.
• La comunità in questione richiede che la nobiltà latifondista venga abolita in tutto il regno, e che le imposte potessero essere ripartite in modo uguale in tutte le comunità. Un’ altra richiesta consiste nell’eliminazione della decima, e come soluzione si avanza l’idea di stipendiare gli ecclesiastici. E qualora la decima non si potesse abolire, si chiede che ne sia esente qualsiasi tipo di foraggio. A un certo punto la comunità si rivolge anche al Re supplicandolo di dare un Codice civile e penale, per fare in modo che la lunghezza dei processi si potesse accorciare. Infine si chiede che il sale e il tabacco fossero considerati merce, ovvero sottratti al monopolio statale, che venisse proibita l’incetta del grano e che in ogni comunità i pesi e le misure fossero uniformi.
Francesca U.
In Francia, quando dovevano essere eletti i rappresentanti del Terzo stato all’Assemblea generale, si tenevano dei dibattiti in cui i francesi potevano elencare i motivi dei loro malcontenti nei cahiers de dolèances, una raccolta di lamentele che poi doveva diventare pubblica.
Ad esempio, una di queste raccolte venne tenuta nella parrocchia di Valleraque il 27 febbraio 1789;
il re è supplicato:
a far pagare obbligatoriamente le tasse a tutto il popolo indifferentemente dal suo stato sociale;
obbligare i decimatori a concedere ai curati una somma di denaro che sia adeguata a mantenerli;
riformare il codice penale e civile;
abrogare le leggi che danneggiano l'agricoltura;
eliminare le imposte sul sale;
garantire la libertà individuale di ogni cittadino;
considerare che il paese delle Alte Cevenne non può affrontare un aumento delle imposte.
Comunità di Aigues-Vives
(1500 abitanti)
Sintesi del documento "Comunità di Aigues Vives"
La comunità stabilisce che:
- venga abolita la nobiltà latifondista e che le imposte siano equamente ripartite;
- nel regno venga abolita la decima;
- venga richiesto al Re di emanare un nuovo Codice civile e penale;
- il sale e il tabacco vengano sottratti al monopolio statale;
- venga proibita l'incetta del grano;
- il sistema di pesi e misure sia uniforme in ogni siniscalchia.
Siamo ancora all’inizio della contestazione. Il malcontento del popolo viene espresso pubblicamente, viene sostenuto dai borghesi e dai rappresentanti del popolo. Ma nel popolo lamentoso non c’è ancora al disperato desiderio di eliminare la monarchia. Si chiede infatti ancora ( e con rispettosa umiltà) l’approvazione della volontà del sovrano
Carlo c
ANALISI DI UNA FONTE PRIMARIA
• I cachiers de doléance li possiamo definire come una “raccolta di lamentele”, attuate dalle varie comunità e parrocchie francesi, affinchè i vari deputati nell’ Assemblea degli Stati Generali, li potessero esporre. Lo possiamo considerare un modo attraverso il quale il Terzo Stato riuscì ad esprimersi.
Questo documento, della comunità di Aigues – Vives, è un cachier di tipo rurale.
• La comunità in questione richiede che la nobiltà latifondista venga abolita in tutto il regno, e che le imposte potessero essere ripartite in modo uguale in tutte le comunità. Un’ altra richiesta consiste nell’eliminazione della decima, e come soluzione si avanza l’idea di stipendiare gli ecclesiastici. E qualora la decima non si potesse abolire, si chiede che ne sia esente qualsiasi tipo di foraggio. A un certo punto la comunità si rivolge anche al Re supplicandolo di dare un Codice civile e penale, per fare in modo che la lunghezza dei processi si potesse accorciare. Infine si chiede che il sale e il tabacco fossero considerati merce, ovvero sottratti al monopolio statale, che venisse proibita l’incetta del grano e che in ogni comunità i pesi e le misure fossero uniformi.
• Questo documento risale al periodo pre – rivoluzionario. Periodo durante il quale cominciano già a sentirsi i primi sintomi di un malcontento da parte del Terzo Stato, malcontento che porterà alla Rivoluzione. E questo documento testimonia come il Terzo Stato fosse considerato in modo davvero marginale da parte dei nobili, ma anche da parte del Re.
Francesca U.
Quaderno della Città da Beaucaire (8-10 mila abitanti), 12 marzo 1789
I deputati agli stati generali faranno il possibile perché la votazione si faccia per testa e non per ordine [...]. La dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino. La libertà di stampa e la sicurezza delle lettere [....]. L'abolizione delle lettres de cachet (ordine di arresto sigillato) e di ogni atto arbitrario che attenti alla libertà del cittadino. L'eguaglianza proporzionale dei tributi indistintamente sulle persone e sui beni. Sarà nominata una commissione per la riforma della legislazione penale [...] e civile. [...] La soppressione dei pedaggi, leudi (diritti di mercato e di fiera) e altri diritti di tal natura, mediante indennità giuste e ragionevoli in favore dei proprietari. Chiedere che nella ripartizione delle imposte vengano escluse tutte quelle che potrebbero intralciare commerci e industrie. Agli enfiteuti (titolari di diritti vitalizi o ereditari sulla terra) sia concessa la libertà di liberarsi dei diritti che pagano ai loro signori, con un'indennità reale, effettiva e proporzionale [...]. Che i sudditi del terzo stato siano abilitati a occupare i diversi impieghi militari di terra e di mare e quelli delle altre magistrature.
Con il termine “cahiers de doleances” (raccolta di lamentele) si indica un quaderno in cui le varie comunità esprimevano il loro malcontento,assieme al loro rappresentante che si era candidato. I cahiers dei villaggi esprimevano le opinioni dei contadini, anche se questi, essendo in gran parte analfabeti, dovevano in qualche modo affidarsi alla mediazione dei "notabili". E’ per così dire la voce di lamento della gente dell’epoca pre-rivoluzionaria.
In particolare il quaderno della città di Beaucaire,espone eloquentemente il desiderio di abolizione di alcune norme che minavano profondamente la libertà dei contadini. Si esprime la volontà di una “redistribuzione” delle tasse in modo equo ,senza preferenze o alleggerimenti per chi era di una diversa classe sociale,o per chi aveva redditi differenti: L'eguaglianza proporzionale dei tributi indistintamente sulle persone e sui beni. Un altro “tema” che era evidentemente e a mio avviso ovviamente molto sentito era quello della libertà di stampa.Un’ altra cosa molto importante qui espressa è la richiesta di un voto pro capite e l’abolizione di un voto basato sui piaceri di chi è al potere: I deputati agli stati generali faranno il possibile perché la votazione si faccia per testa e non per ordine
I Cahiers des doléances
I cahiers erano dei documenti di protesta redatti in Francia a partire dal XV secolo dai tre ordini sociali (il clero, la nobiltà e il terzo stato), e in essi venivano esposti i soprusi e le ingiustizie che i cittadini soprattutto quelli del terzo stato dovevano subire. Per quanto riguardai primi due stati, i Cahiers venivano presentati direttamente al re, mentre i chaiers del terzo stato dovevano prima esser raccolti e catalogati da alcuni rappresentanti e successivamente presentati al re. I Cahiers des doleances furono redatti in preparazione alla convocazione degli Stati Generali nel Maggio del 1789. Nei cahiers preparati dal Terzo Stato si presentavano in particolare richieste riguardanti la riforma del sistema fiscale e delle istituzioni.
Parrocchia di Vallerague (circa 2500 abitanti) 27 febbraio 1789
Il Re umilissimamente supplicato [...]: di ordinare che tutti i cittadini, senza distinzioni di ordini, siano tenuti a concorrere a tutte le tasse presenti e future in proporzione ai loro redditi, di qualunque natura essi siano. Di obbligare i decimatori (titolari di diritto di decima) [...] ad accordare ai curati una parte che sia veramente e realmente congrua, ossia adeguata, sufficiente e capace di mantenerli e di farli vivere in modo onesto e di metterli in condizione di esercitare la carità verso i poveri.Di voler riformare il codice civile e penale, abbreviare e semplificare le forme giudiziarie [...]; abolire i tribunali speciale e, se possibile, la venalità delle cariche. Che vengano anche abrogati tutti i regolamenti e tutte le leggi che nuocciono all'agricoltura [...]. Che vengano soppresse le gabelle (del sale) [...]. Che venga garantita la libertà individuale dei cittadini e che nessuno venga punito senza essere prima udito [...]. Di prendere in considerazione che il paese delle Alte Cevenne non è in condizione di sopportare un aumento d'imposte [...].
Analisi:
Nelle prime tre righe di questo documento, i sudditi della parrocchia di Vallerague invitano il re ad estendere la tassazione a tutte le classi sociali in proporzione ai loro redditi, successivamente supplicano il re a regolare la riscossione delle decime, cioè che siano adeguate a mantenere i curati e non siano in eccesso. Dal punto di vista penale si chiede di abbreviare e semplificare le procedure penali e di riformare il codice civile e penale, chiedendo che venissero abrogate le leggi che nocevano all’agricoltura, specialmente le gabelle del sale, e che tutti i sudditi venisse garantita la libertà individuale considerandola parte del diritto naturale, basato cioè sulla ragione innata dell’uomo, come sosteneva Cicerone nel “ De legibus” ( I libro). Garantita la libertà individuale era ovvio che nessuno doveva esser condannato senza prima aver subito un processo e aver avuto la possibilità di difendersi. Infine si tenta di render nota la grave situazione economica di Alte Cavenne e l’impossibilità di questa a sostenere ulteriori pressioni fiscali.
Commento
Nel periodo prerivoluzionario in Francia la situazione economica risentiva di un profondo deficit nelle casse dello stato dovuto alle ingenti risorse impiegate durante la rivoluzione americana contro gli inglesi. Le tasse però gravavano solo sul terzo stato, mentre il clero e la nobiltà erano esentati dal pagare le imposte, inoltre la chiesa riscuoteva al terzo stato le decime per il sostentamento dei curati, anche se spesso le decime erano in eccedenza.
In questo periodo, preludio di forti cambiamenti, le tensioni sociali tra gli stati aumentavano di giorno in giorno e soprattutto nell’aria si sentiva un non so che di rivoluzionario, poiché l’alta borghesia voleva avere voce in politica, voleva avere più potere, un’ambizione che fu alle base di tutte le rivoluzioni della storia, di tutti i cambiamenti.
samuele b.
Parrocchia di Vallerague (circa 2500 abitanti) 27 febbraio 1789
Il Re umilissimamente supplicato [...]: di ordinare che tutti i cittadini, senza distinzioni di ordini, siano tenuti a concorrere a tutte le tasse presenti e future in proporzione ai loro redditi, di qualunque natura essi siano. Di obbligare i decimatori (titolari di diritto di decima) [...] ad accordare ai curati una parte che sia veramente e realmente congrua, ossia adeguata, sufficiente e capace di mantenerli e di farli vivere in modo onesto e di metterli in condizione di esercitare la carità verso i poveri.Di voler riformare il codice civile e penale, abbreviare e semplificare le forme giudiziarie [...]; abolire i tribunali speciale e, se possibile, la venalità delle cariche. Che vengano anche abrogati tutti i regolamenti e tutte le leggi che nuocciono all'agricoltura [...]. Che vengano soppresse le gabelle (del sale) [...]. Che venga garantita la libertà individuale dei cittadini e che nessuno venga punito senza essere prima udito [...]. Di prendere in considerazione che il paese delle Alte Cevenne non è in condizione di sopportare un aumento d'imposte [...].
Questo documento è una cahiers de doleances, cioè una propria lamentela che fu espressa liberamente da una comunità, la quale si esprimeva per il malfunzionamento delle norme oppure per proporre alcune soluzioni da apportarvi.
In questo documento fu chiesto al re affinché egli facesse pagare le tasse di qualunque genere in proporzione al proprio reddito. A coloro che facevano pagare la decima ai cittadini al re si chiese di
accordare ai sacerdoti una parte di decima adatta e sufficiente per farli vivere in modo onesto e che essi potessero esercitare la carità ai poveri. Egli voleva riformare il codice civile e penale, per semplificare le forme giudiziarie, abolire i tribunali speciali e la venalità delle cariche.
Dovevano anche venire abrogati i regolamenti e le leggi che nuocciono l’agricoltura, soppresse le gabelle di sale, garantita la libertà individuale, nessuno doveva essere punito senza essere prima ascoltato dal popolo. Il paese delle Alte Cevenne non era in condizione di sopportare un aumento di imposte.
M. Beatrice
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