lunedì, marzo 03, 2008

Il mito della caverna

Questa nostro mondo è reale? Ciò che percepiamo è vero? E se fossimo dentro un sogno da cui non ci siamo mai svegliati? E che cosa succederebbe se un giorno ci svegliassimo? Se un giorno ci togliessero le catene?

Vi riporto qui sotto alcune dialoghi tratti dal film Matrix che riprende il mito della cavena di Platone:


Morpheus: Immagino che in questo momento ti sentirai un po' come Alice che ruzzola nella tana del Bianco-niglio.
Neo: L'esempio calza.
Morpheus: Lo leggo nei tuoi occhi: hai lo sguardo di un uomo che accetta quello che vede solo perché aspetta di risvegliarsi. E curiosamente non sei lontano dalla verità. Tu credi nel destino, Neo?
Neo: No.
Morpheus: Perché no?
Neo: Perché non piace l'idea di non poter gestire la mia vita.
Morpheus: Capisco perfettamente ciò che intendi. Adesso ti dico perché sei qui. Sei qui perché intuisci qual-cosa che non riesci a spiegarti. Senti solo che c'è. È tutta la vita che hai la sensazione che ci sia qualcosa che non quadra nel mondo. Non sai bene di che si tratta, ma l'avverti. È un chiodo fisso nel cervello, da diventar-ci matto. È questa sensazione che ti ha portato da me. Tu sai di cosa sto parlando...
Neo: Di Matrix.
Morpheus: Ti interessa sapere di che si tratta, che cos'è? Matrix è ovunque, è intorno a noi, anche adesso nella stanza in cui siamo. È quello che vedi quando ti affacci alla finestra o quando accendi il televisore. L'avverti quando vai al lavoro, quando vai in chiesa, quando paghi le tasse. È il mondo che ti è stato messo dinanzi agli occhi, per nasconderti la verità.
Neo: Quale verità?
Morpheus: Che tu sei uno schiavo. Come tutti gli altri sei nato in catene, sei nato in una prigione che non ha sbarre, che non ha mura, che non ha odore, una prigione per la tua mente. Nessuno di noi è in grado pur-troppo di descrivere Matrix agli altri. Dovrai scoprire con i tuoi occhi che cos'è. È la tua ultima occasione: se rinunci, non ne avrai altre. Pillola azzurra: fine della storia. Domani ti sveglierai in camera tua e crederai a quello che vorrai. Pillola rossa: resti nel paese delle meraviglie e vedrai quanto è profonda la tana del Bian-coniglio. Ti sto offrendo solo la verità, ricordalo. Niente di più.
(....)
Morpheus: Hai mai fatto un sogno tanto realistico da sembrarti vero? E se da una sogno così non ti potessi più svegliare, come potresti distinguere il mondo dei sogni da quello della realtà?

Neo, sebbene in un primo momento si dimostri alquanto reticente, decide di collaborare con Morpheus e di tornare nel 'mondo vero' per poi combattere contro le macchine e liberare l'umanità dalle catene. Dunque Morpheus induce Neo ad assumere una pastiglia, con un effetto formidabile: Neo si libera dalle catene dalle quali era avviluppato e termina la propria esistenza come schiavo delle intelligenze artificiali: apre gli occhi per la prima volta. Infatti, quel che fino ad allora aveva visto, non erano altro che immagini virtuali percepite dal suo intelletto, e non dai suoi occhi:
Morpheus: Benvenuto nel mondo vero.
Neo: Sono morto, vero?
Morpheus: Tutto l'opposto.

Scena 3
Neo, cui si devono ricostituire i muscoli atrofizzati, apre gli occhi.
Neo: Mi fanno male gli occhi.
Morpheus: Perché non li hai mai usati.

Scena 4
Morpheus e Neo all'interno di Struttura, programma di caricamento simile a Matrix.
Neo (toccando una poltrona): Questo non è reale?
Morpheus: Che vuol dire reale? Dammi una definizione di reale. Se ti riferisci a quello che percepiamo, a quello che possiamo odorare, toccare e vedere, quel reale sono semplici segnali elettrici interpretati dal cer-vello.
Questo è il mondo che tu conosci (Morpheus accende un televisore e mostra immagini del nostro mondo): il mondo com'era alla fine del XX secolo e che ora esiste solo in quanto parte di una neurosimulazione interattiva che noi chiamiamo Matrix. Sei vissuto in un mondo fittizio, Neo. Questo è il mondo che esiste oggi (Morpheus mostra le immagini di città distrutte, oscurate da una spessa coltre di nubi). Benvenuto nella tua desertica, nuova realtà. (...)
Un corpo umano genera più bioelettricità di una batteria da 120 volt ed emette oltre 6 milioni di calorie. Sfruttando contemporaneamente queste due fonti le macchine si assicurarono a tempo indefinito tutta l'e-nergia di cui avevano bisogno. Ci sono campi, campi sterminati, dove gli esseri umani non nascono, vengono coltivati. A lungo non ho voluto crederci, poi ho visto quei campi con i miei occhi, ho visto macchine liquefa-re i morti affinché nutrissero i vivi per via endovenosa. Dinanzi a quello spettacolo, potendo constatare la loro limpida raccapricciante precisione, mi è balzata agli occhi l'evidenza della verità. Che cosa è Matrix? È controllo. Matrix è un mondo creato al computer per tenerci sotto controllo al fine di convertire l'essere u-mano in questa (una pila).
Neo: No! non è possibile! Io non ci credo!
Morpheus: Non ho detto che sarebbe stato facile: ho detto che ti offrivo la verità.


E VOI COSA PENSATE?

1 commento:

Anonimo ha detto...

Prof, non sapevo dove lasciarle il commento..comunque noi dell'ultima fila, se ci spostate, abbiamo deciso di fare occupazione (idea dell'Ali).. :-)
Arianna